Fino a fine aprile, in città come Kitakami, Kakunodate e Hirosaki, i ciliegi si aprono in uno spettacolo che ha il sapore della poesia. Kitakami Tenshochi regala viali fioriti che si specchiano nel fiume, mentre a Hirosaki, oltre 2.600 alberi circondano l’antico castello creando scenari da fiaba, con petali che galleggiano nei fossati e tunnel naturali di fiori sospesi.
Ma l’hanami nel Tōhoku non è solo bellezza visiva: è anche un viaggio nella cultura giapponese più autentica. A Kakunodate, le antiche residenze dei samurai si aprono al pubblico, silenziose testimoni di un tempo che fu. A Morioka si trova l’Ishiwari Zakura, il ciliegio che cresce attraversando una roccia, simbolo di resilienza e meraviglia della natura. E ancora, nelle campagne del nord, come alla fattoria Koiwai, il contrasto tra la delicata fioritura e i pascoli verdi racconta la forza discreta della terra.

Non manca il benessere: dopo una giornata di esplorazioni, ci si rilassa in un ryokan tradizionale, immersi nelle acque di un onsen naturale, e si assapora una cena kaiseki che celebra i sapori stagionali.
Il Tōhoku, con i suoi castelli, le dimore storiche e i paesaggi montani, è la destinazione ideale per chi cerca un hanami lontano dai luoghi comuni, in grado di sorprendere e commuovere. È un’esperienza che unisce lo splendore effimero dei ciliegi in fiore alla profondità della tradizione giapponese.
E se capitate in Giappone a metà o fine aprile, non potete lasciatevela sfuggire.