Shikoku è la terra del pellegrinaggio degli 88 templi, dei ponti sospesi nella Valle di Iya, dei castelli che dominano piccole città portuali e degli onsen avvolti dalla nebbia del mattino. Le sue strade sono curate, il traffico pressoché assente, e dietro ogni curva si cela un paesaggio che sorprende per grazia e semplicità.
Il viaggio inizia a Takamatsu, elegante porta d’ingresso dell’isola, affacciata sul Mare Interno di Seto. Il Ritsurin Garden, con i suoi laghetti e i pini secolari modellati con maestria zen, invita alla contemplazione. Il soggiorno in un ryokan con onsen panoramico segna da subito il ritmo del viaggio: lento, profondo, rigenerante.
Poi la strada sale, si restringe, si addentra nella misteriosa Valle di Iya. Attraversare i ponti sospesi e scendere in funicolare fino alle acque termali dell’Hotel Iya Onsen è come varcare una soglia: qui inizia la parte più spirituale del viaggio, tra natura incontaminata e silenzi che parlano all’anima.
L’itinerario prosegue verso Kōchi, città viva e profumata di mare, dove il mercato Hirome pulsa di sapori locali e il katsuo no tataki, il tonnetto leggermente scottato, racconta la gastronomia autentica del luogo. Si dorme nel cuore della città, accolti da una moderna ospitalità giapponese, tra efficienza e discrezione.

Lungo la costa del Pacifico, il paesaggio si fa epico: scogliere, onde e piccole baie silenziose accompagnano fino a Uwajima, custode di un castello che domina la città e del tempio Taga.
A Matsuyama, la destinazione è l’antica Dōgo Onsen, una delle terme più antiche del Giappone. Immergersi in queste acque, tra legno consumato e vapori sospesi, è come sfiorare il tempo. Dopo un bagno rigenerante nelle storiche acque termali, si può esplorare il castello di Matsuyama, situato su una collina con vista sulla città.
Poi Tokushima, terra di danzatori. Qui l’Awa Odori, la danza tradizionale, incanta con il suo ritmo antico. E il tempio Ryozenji, il primo del pellegrinaggio degli 88 templi di Shikoku, accoglie i pellegrini, ricordando che Shikoku è anche un’isola sacra, dove ogni passo può diventare meditazione.
Il viaggio si chiude tornando a Takamatsu, con una sosta ai celebri vortici di Naruto, dove la potenza dell’acqua racconta la forza misteriosa dell’isola.