Il viaggio comincia a Nagoya, vivace città da cui, con poco più di due ore di guida tranquilla, si raggiunge Ise, cuore spirituale del Giappone. Qui sorge l’Ise Jingū, il più venerato tra i santuari shintoisti. Il Gekū e il Naikū, immersi in una foresta sacra, trasmettono una sensazione di rispetto profondo per la natura e il divino. I sentieri di ghiaia, le torri in legno grezzo e il silenzio ovattato rendono la visita un’esperienza quasi mistica. Dopo la visita, il quartiere di Okage Yokocho invita a passeggiare tra botteghe e case tradizionali, degustando prelibatezze locali come i mochi alla griglia e il pesce essiccato. La notte in un ryokan con onsen, magari affacciato sul mare o incastonato nel verde del Parco di Ise-Shima, suggella la giornata con un bagno caldo sotto le stelle.

Proseguendo verso Toba, l’auto si trasforma in una chiave d’accesso a un mondo meno conosciuto: fari solitari come quello di Anorisaki, belvederi panoramici come Daiozaki, o santuari dimenticati che punteggiano le colline. A Mikimoto Pearl Island, si entra in contatto con le ama, le leggendarie pescatrici di perle, simbolo di una tradizione millenaria e di una forza femminile straordinaria. E poi la costa di Matoya, con i suoi allevamenti di ostriche e la vita che scorre lenta tra le onde e le reti da pesca. Dormire a Toba o nella più tranquilla Shima significa addormentarsi con il suono del mare e svegliarsi con la luce dorata dell’alba.
A Kashikojima, cuore della baia di Ago, si scopre un arcipelago silenzioso, perfetto per una mini-crociera tra le isole o per un pranzo intimo in una capanna ama, dove il pescato del giorno viene cucinato secondo tradizione, tra risate sincere e racconti antichi. Le strade minori invitano a rallentare ancora di più, attraversando villaggi dimenticati e scorci di costa che sembrano dipinti.
Il rientro verso Nagoya non è una semplice traversata, ma un ultimo regalo. Una sosta a Sakakibara Onsen, tra le colline, offre un momento di rigenerazione nelle sue acque terapeutiche. Chi ha tempo può fermarsi anche a Matsusaka, patria di una delle carni wagyu più pregiate del Giappone, e passeggiare tra i quartieri dei vecchi samurai.