Non tutti sanno che i fuochi hanno un’origine simbolica: i primi infatti sono stati sparati nel 1733 nei pressi del fiume Sumida, per commemorare le vittime della carestia che aveva colpito la città. Da allora gli hanabi hanno lo scopo di dare pace alle anime dei defunti e di scacciare la sfortuna dalla città. In Giappone le principali famiglie produttrici di fuochi d’artificio erano due, i Kagia e i Tamaya, sempre in competizione. Le folle urlavano “Tamaya” o “Kagia” a seconda dei fuochi che preferivano, finché un hanabi dei Tamaya appiccò un incendio e la famiglia fu allontanata dalla futura Tokyo.
Nel tempo poi le due esclamazioni si sono fuse ed oggi, allo scoppiettare degli hanabi si leva alto il grido “Tamaya Kagia!”.

I fuochi più famosi sono quelli del fiume Sumida-gawa a Tokyo e quelli dell’Isola di Miyajima nella provincia di Hiroshima. I primi sono i più antichi e tradizionali della capitale, in cui, l’ultimo sabato di luglio, vengono lanciati circa 20.000 razzi; i secondi sono conosciuti in tutto il mondo e sono lanciati dal mare, da dietro il Torii del Santuario shintoista di Itsukushima-jinja, per uno spettacolo davvero imperdibile!
Altri festival hanabi degni di nota sono:
- il Natsu Ichiban Hanabi di Nagasaki, all’interno del parco a tema Huish Ten Bosch, il più grande del Giappone.
- Il carnevale estivo di Ashiya, vicino alla città portuale di Kobe;
- Il millenario festival Tenjin nel Kansai, dedicato a Sugawara Michizane, dio della calligrafia e dell’apprendimento;
- Il Jinguu Gaien Hanabi Taikai, nel parco Gaien a Shinjuku, generalmente alla fine di agosto;
Quindi, se avete in programma una vacanza estiva in Giappone, gli hanabi sono un’attrazione che non potrete perdervi; se invece non l’avete ancora in programma, è una motivazione in più per farci un pensierino!