Tutto inizia a Kanazawa, raffinata e vibrante, con i suoi giardini secolari e i vicoli silenziosi del quartiere delle geishe. Ma è una volta lasciata la città che inizia la vera magia. La strada si snoda verso nord lungo la baia di Nanao, regalando scorci di villaggi di pescatori, porticcioli sonnolenti e ristoranti dove il pescato del giorno arriva ancora fumante sul piatto. È il preludio alla quiete profonda che si incontra a Wajima, culla dell’artigianato della lacca e del celebre mercato del mattino, dove la gente del posto vende il proprio sapere, con un sorriso e una tazza di tè.
Proseguendo lungo la costa occidentale, si attraversa uno dei tratti più scenografici dell’intero Paese: la Okunoto Coast.Scogliere a picco, grotte marine, mille risaie che disegnano il paesaggio come un’opera d’arte vivente. Le Senmaida, con le loro terrazze affacciate sul mare, tolgono il fiato, soprattutto al tramonto. E poi Cape Suzu, il punto più settentrionale della penisola che si apre sul mare, e Mitsukejima, una grande roccia che emerge dalle acque e richiama molte leggende locali.

La costa orientale della penisola racconta un’altra storia: quella della spiritualità e del silenzio. Santuari nascosti nel verde, isole raggiungibili con piccoli ponti, come Notojima, dove ci si può fermare per un bagno caldo in un onsen affacciato sul mare. La tappa a Wakura Onsen è un abbraccio finale: il comfort elegante dei ryokan, il profumo della cucina kaiseki, il vapore che si solleva dalle acque marine.
Rientrando a Kanazawa, con una breve sosta lungo il tragitto a Nanao per visitare il tempio Myojo-ji o semplicemente godersi una pausa caffè vista mare, si conclude il viaggio tra le vie eleganti e storiche della città, magari con una cena a base di sushi locale.