Okinawa: tesoro d’Oriente

L’isola principale è Okinawa, la più grande. La sua città più importante è Naha, che stupisce con i suoi angoli caratteristici: la sfavillante Kokosai Street con i suoi locali e negozi, l’austero Shuri Castle, sede del regno di Ryukyu e risalente al XV secolo, e il Makishi Public Market, il mercato coperto dove si trova di tutto. Imperdibile una passeggiata nei giardini di Shikinaen, patrimonio UNESCO. Percorrete in auto la costa occidentale da sud a nord, dove sono concentrate le spiagge più belle: Moon, Manza, Okuma, Emerald. A Murasakimura è possibile cimentarsi in una lezione di karate al World Oshukai Yomitan Branch: le Ryukyu sono infatti la patria di questa arte marziale, nata a metà del ‘400 durante il regno di Sho Shin. Se non volete rinunciare a un pizzico di cultura, l’Okinawa Prefectural Museum and Art Museum è una tappa obbligata, un complesso che unisce un museo e una galleria d’arte, con circa 3000 artefatti sulla storia dell’isola. Per gli appassionati di vita marina, l’Ocean Expo Park comprende l’acquario Okinawa Churaumi, uno dei più grandi al mondo, dove ammirare giganteschi squali balena.

Ishigaki-jima

Ishigaki-jima è detta “la Famosa”: stupende spiagge candide (la Kabira Bay e la spiaggia di Sukuji su tutte), il tempio di Torin-ji, il museo di Yaeyama… e un mare cristallino impossibile da descrivere a parole. Di notte si accende uno spettacolo stellato senza eguali, data la lontananza dall’inquinamento luminoso. Tutto questo rende l’isola molto popolare tra i giapponesi e la meta privilegiata per trascorrervi le vacanze.

Iriomote-jima è “la Selvaggia”: la maggiore delle Yaeyama (definite Galapagos dell’Est), raggiungibile in traghetto da Ishigaki, è coperta per il 90% dalla foresta pluviale; qui il verde delle mangrovie, delle palme e dei banani crea un contrasto incredibile con l’intenso blu del mare. Lo snorkeling a Barasu Reef è un must per ammirare infinite specie di pesci, animali marini e fondali da togliere il fiato. È bellissimo risalire il corso d’acqua (magari facendo stand up paddling) fino ai piedi delle Pinaisara Falls, fino a raggiungere le cascate: il bacino sotto il loro getto è una piscina naturale dove immergersi e ritemprarsi dopo una lunga camminata nella foresta. A bordo dei tipici carri trainati dai bufali d’acqua potrete raggiungere la vicina isoletta di Yubu, enorme giardino botanico.

Iriomote-jima

Miyako-jima è conosciuta come “la Caraibica” per le sue acque turchesi, i fondali spettacolari per fare snorkeling e diving. Qui non esistono trasporti pubblici, ci si muove in bicicletta o con un’auto a noleggio. Le spiagge migliori sono Maehama, con la sua candida sabbia bianca, Yoshino, dalla quale si accede facilmente al reef, e Sunayama, contornata da particolari formazioni rocciose. Inoltre, grazie a un ponte lungo 3,5 km è possibile raggiungere la vicina e altrettanto spettacolare isola di Irabu.

Kume-jima è definita “la Tranquilla” per la sua bellezza silenziosa, caratterizzata da una fitta giungla, qualche villaggio di pescatori, pochi resort sulla spiaggia. In soli 15 minuti di barca si può raggiungere la lingua di sabbia bianca di Hatenohama, dove miriadi di pesci giocano fra i coralli multicolori. Una passeggiata a cavallo sulle lunghe spiagge è d’obbligo. Infine, Kohama-jima è “la Zuccherosa” per i suoi interminabili campi di canna da zucchero, da attraversare in bicicletta. 

Una caratteristica peculiare di Okinawa è la sorprendente durata della vita media: ben 80 anni! E i centenari sono circa il 20% della popolazione. Le malattie cardiovascolari sono ridotte dell’80% rispetto all’Occidente, i tumori sono il 40% in meno, e perfino l’osteoporosi è inferiore al resto del mondo. Il segreto? È racchiuso in una parola, ishokudoghen, ovvero, il cibo come medicina: salute e longevità si ottengono nutrendo il corpo con cose buone. Così si mangia riso e tanto pesce. E poi frutta, verdura, soia e, soprattutto l’alga konbu, ricca di minerali, raccomandata dai nutrizionisti di tutto il mondo per i suoi benefici sulla salute. Un altro termine usato per spiegare ciò che accade a Okinawa è yuimaru: indica il senso di appartenenza, la consapevolezza di essere ancora importanti per la famiglia e la società, la voglia di vivere e divertirsi.

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